LA SACRA BIBBIA - ANTICO TESTAMENTO - AMOS

INTRODUZIONE AL LIBRO DI AMOS

Autore e ambiente storico
Nel secolo VIII a.C. il regno d'Israele, situato a nord di quello di Giuda, vive in un periodo di relativa tranquillità politica ed economica. Per la debolezza delle nazioni vicine, specialmente di Aram (o Siria), non teme alcuna minaccia dall'esterno, mentre gli scambi commerciali sono fonte di prosperità. Questa situazione favorisce il diffondersi di un clima di sicurezza e si riflette nello splendore delle manifestazioni del culto. Ma la realtà è ben diversa: l'agiatezza economica è di poche persone, perciò la divisione tra le classi sociali aumenta; la solidarietà tra i membri del popolo viene meno e regna lo sfruttamento dei deboli da parte dei più forti. La corruzione non risparmia neppure i tribunali che emettono sentenze ingiuste nei riguardi dei più indifesi.

In questa situazione si inserisce il messaggio del profeta Amos. Egli è originario di Tekoa, una cittadina del regno di Giuda, al sud, ma è chiamato dal Signore a predicare nel regno d'Israele. Amos è il primo profeta il cui messaggio è stato raccolto in un libro.

Caratteristiche principali
Il libro inizia con l'annunzio del giudizio di Dio sulle nazioni che circondano Israele, colpevoli di violenze e ingiustizie. Ma il giudizio di Dio è ancora più severo verso Israele: è, infatti, il popolo scelto da Dio, chiamato a manifestare la sua grandezza. Ha perciò una responsabilità precisa, che non può limitarsi alla celebrazione solenne di riti religiosi, anche se solenni (1-3). Amos ricorda ai suoi contemporanei che il culto gradito a Dio si esprime nell'umiltà e nella giustizia. Dio ha stabilito un diritto che non può essere calpestato ed egli è il difensore dei deboli. Il giudizio contro il regno d'Israele continua nei capitoli 4-6;. e Amos prospetta l'avvicinarsi della potenza assira che, nel 721, distruggerà Samaria, la capitale del regno d'Israele. Negli ultimi capitoli del libro Amos riferisce cinque visioni, che simboleggiano l'approssimarsi dell'intervento di Dio. Ma il libro termina con un annunzio di salvezza (7-9).

Schema
- Presentazione 1, 1-2
- Dio giudica i popoli e Israele 1, 3-3, 2
- La missione del profeta 3, 3-8
- Il Signore condanna Israele 3, 9-6, 14
- Cinque visioni annunciatrici dell'intervento di Dio 7, 1-9, 10
- Dio ricostruirà il regno di Davide 9, 11-15

LIBRO DI AMOS

CAPITOLO 1
1 Queste sono le parole di Amos, che era un pastore del villaggio di Tekoa. Due anni prima del terremoto, mentre Ozia era re di Giuda e Geroboamo figlio di Ioas era re di Israele, Dio rivelò ad Amos tutte queste cose riguardanti Israele.
2 Amos ha detto: «Il Signore ruggisce dal monte Sion, la sua voce tuona da Gerusalemme. Per questo i pascoli si seccano e la verde cima del monte Carmelo ingiallisce».
Il profeta Amos

DIO GIUDICA I POPOLI E ISRAELE

ARAM

3 Il Signore dice: «La gente di Damasco ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la punirò. Ha trattato gli abitanti di Galaad con incredibile crudeltà.
4 Per questo, io darò fuoco alla casa del re Cazael e brucerò le fortezze del re Ben-Adad.
5 Sfonderò le porte delle mura di Damasco, toglierò i governatori delle città di Bikeat-Aven e di Bet-Eden. Il popolo di Aram sarà deportato a Kir», dice il Signore.

FILISTEA

6 Il Signore dice: «La gente della città di Gaza ha commesso una violenza dopo l'altra certamente io la punirò. Ha deportato gli abitanti di interi villaggi per consegnarli nelle mani del popolo di Edom.
7 Per questo, io darò fuoco alle mura di Gaza e brucerò le sue fortezze.
8 Toglierò di mezzo i governatori delle città di Asdod e di Ascalon, colpirò duramente la città di Accaron, e moriranno tutti i Filistei rimasti», dice Dio, il Signore.

TIRO

9 Il Signore dice: «La gente della città di Tiro ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la punirò. Ha venduto come schiava la popolazione di interi villaggi alla gente di Edom, e non ha mantenuto il patto di amicizia che aveva fatto.
10 Per questo, darò fuoco alle mura di Tiro e brucerò le sue fortezze».

EDOM

11 Il Signore dice: «La gente di Edom ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la punirò. Ha perseguitato i suoi fratelli, gli Israeliti, e non ne ha avuto pietà. Si è mostrata implacabile nella sua ira.
12 Per questo, darò fuoco alla città di Teman e brucerò le fortezze della città di Bozra».

AMMON

13 Il Signore dice: «La gente di Ammon ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la punirò. Per conquistare nuovi territori nella regione di Galaad non ha esitato a sventrare donne incinte.
14 Per questo, darò fuoco alle mura della città di Rabba e brucerò le sue fortezze. Nel giorno della battaglia ci saranno grida e il combattimento infurierà come una tempesta.
15 Il re degli Ammoniti e i suoi ministri andranno in esilio», dice il Signore.

CAPITOLO 2

MOAB

1 Il Signore dice: «La gente di Moab ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la punirò. Ha bruciato le ossa del re di Edom per farne calce.
2 Per questo, darò fuoco alla regione di Moab e brucerò le fortezze della città di Keriot. Il popolo di Moab morirà nel tumulto della battaglia, mentre i soldati grideranno e le trombe suoneranno.
3 Ucciderò il governatore di Moab e tutti i capi del paese», dice il Signore.

GIUDA

4 Il Signore dice: «La gente di Giuda ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la punirò. Ha calpestato i miei insegnamenti e non ha rispettato i miei ordini. È stata sviata dagli stessi idoli che i suoi antenati avevano servito.
5 Per questo, darò fuoco alla terra di Giuda e brucerò le fortezze di Gerusalemme».

ISRAELE

6 Il Signore dice: «Gli abitanti d'Israele hanno commesso una violenza dopo l'altra; certamente io li punirò. Hanno venduto come schiavi uomini onesti, solo perché non potevano pagare i loro debiti, perfino poveri che non erano in grado di saldare nemmeno il debito di un paio di sandali.
7 Costringono il povero a strisciare nella polvere e rendono la vita difficile al debole. Padri e figli vanno con la stessa donna, e così profanano il mio santo nome.
8 Nei luoghi di culto osano sdraiarsi sulle vesti avute in pegno dal povero. Nel mio tempio bevono il vino confiscato.
9 «Eppure, popolo mio, per la tua salvezza io ho distrutto gli Amorrei, uomini alti come cedri e forti come querce. Li ho abbattuti e sradicati.
10 Io ti ho fatto uscire dall'Egitto, ti ho guidato nel deserto per quarant'anni e ti ho dato il territorio degli Amorrei.
11 Ho scelto tra i tuoi figli i miei profeti, e i nazirei. Non è forse così, popolo d'Israele? Io, il Signore, te lo domando.
12 Ma voi avete fatto bere il vino ai nazirei e avete ordinato ai profeti di non annunziare il mio messaggio.
13 E ora io vi schiaccerò come un carro carico schiaccia il terreno.
14 Neppure i più agili sfuggiranno, i forti perderanno la loro forza, i coraggiosi non si salveranno.
15 Gli arcieri non resisteranno, i soldati non potranno fuggire, neppure gli uomini a cavallo scamperanno.
16 Quel giorno perfino il più valoroso getterà le sue armi per poter fuggire. Lo affermo io, il Signore».

CAPITOLO 3
1 Popolo d'Israele, ascolta. Il Signore che ti ha liberato dall'Egitto ora rivolge a te questo messaggio:
2 «Tra tutte le nazioni della terra, ho scelto solo te. Per questo i tuoi peccati sono ancora più gravi, e io ti punirò».

LA MISSIONE DEL PROFETA

3 Possono due uomini cominciare un
viaggio insieme
se non s'incontrano?
4 Può ruggire il leone nella foresta
se non ha scovato una preda?
Può il leoncello farsi sentire dalla tana
se non ha catturato qualcosa?
5 Può essere preso a terra un uccello
se nella trappola non c'è esca?
Può chiudersi la trappola
se qualcosa non la fa scattare?
6 Può suonare la tromba di guerra in città
senza che il popolo s'allarmi?
Può abbattersi una sciagura in città
se il Signore non l'ha provocata?
7 Ebbene, Dio, il Signore, non agisce
senza aver prima rivelato le sue intenzioni
ai suoi servi, i profeti.
8 Quando il leone ruggisce
chi può non aver paura?
Quando Dio, il Signore, parla
chi può evitare di trasmettere il suo
messaggio?

IL SIGNORE CONDANNA IL REGNO D'ISRAELE

9 Annunziate a quelli che vivono nei palazzi di Asdod e di Egitto: «Riunitevi sulle colline di Samaria, guardate il grande disordine che vi regna e le violenze che vengono commesse».
10 Il Signore dice: «Questa gente non sa nemmeno cosa significa essere onesti. Riempiono i loro palazzi con tesori, frutto di rapine e violenze.
11 Perciò un nemico invaderà la loro terra, abbatterà le loro difese e saccheggerà i loro palazzi».
12 Il Signore dice: «Come il pastore strappa al leone solo due zampe o un orecchio dell'animale che la belva sta divorando, così si salverà solo una piccola parte del popolo d'Israele che vive nel lusso in Samaria.
13 Ascoltate ora e ammonite i discendenti di Giacobbe, dice il Signore, Dio dell'universo.
14 Nel giorno in cui io punirò il popolo d'Israele per i suoi peccati, io distruggerò gli altari della città di Betel Gli angoli rialzati degli altari saranno spezzati e cadranno a terra.
15 Distruggerò le case invernali e quelle estive, le case decorate in avorio cadranno in rovina e i palazzi saranno spazzati via». Così dice il Signore.

CAPITOLO 4

LE DONNE DI SAMARIA

1 Ascoltate queste parole, donne di Samaria, che vi siete ingrassate come le vacche della regione di Basan. Voi violate i diritti dei deboli, opprimete i poveri, ordinate ai vostri mariti di portarvi da bere.
2 Dio, il Signore, ha deciso: «Com'è vero che io sono santo, verrà il giorno in cui sarete prese prigioniere; e, come pesci presi all'amo, trascinate via con dei ganci.
3 In fila dovrete abbandonare la città passando per le rovine delle mura, e sarete cacciate verso il nord».

ISRAELE SI RIFIUTA DI CAPIRE

4 Dio, il Signore, dice: «Israeliti, andate pure al santuario di Betel e peccate! Andate a Galgala e peccate ancora di più! Il mattino dopo l'arrivo portate i vostri animali da sacrificare, e il giorno seguente le vostre decime.
5 Offrite pure il vostro pane lievitato per il sacrificio di lode. Vantatevi delle vostre offerte spontanee. Sono queste le cose che vi piacciono!
6 «Io ho mandato la carestia nelle vostre città e vi ho lasciati tutti senza pane, eppure non siete tornati a me», dice il Signore.
7 «Sono io che non ho fatto piovere sui vostri raccolti quando ne avevano più bisogno; che ho fatto piovere su una città e non su un'altra. Mentre su un campo è caduta troppa pioggia, su un altro neppure una goccia, e si è inaridito.
8 Molta gente assetata ha cercato acqua nelle città vicine, ma non ne ha trovata a sufficienza per dissetarsi, eppure non siete tornati a me», dice il Signore.
9 «Io ho mandato vento caldo e vermi per distruggere i vostri raccolti. Le cavallette hanno divorato tutti i vostri giardini, le vigne, gli alberi di fico e gli ulivi, eppure non siete tornati a me», dice il Signore.
10 «Io vi ho mandato la peste come l'ho mandata in Egitto. Ho ucciso i vostri giovani in battaglia e ho catturato i vostri cavalli. Vi ho fatto sentire il fetore dei cadaveri nei vostri accampamenti, eppure non siete tornati a me», dice il Signore.
11 «Vi ho distrutti come le città di Sodoma e Gomorra. I superstiti erano come tizzoni strappati da un incendio, eppure non siete tornati a me», dice il Signore.
12 «Per questo, Israeliti, io vi punirò. Perciò siate pronti ad affrontare il mio giudizio!».
13 Dio ha creato i monti e i venti,
fa conoscere i suoi pensieri all'uomo,
fa seguire il giorno alla notte.
È il sovrano di tutta la terra,
il suo nome è Signore, Dio dell'universo!

CAPITOLO 5
LAMENTO FUNEBRE
1 Popolo d'Israele, ascolta questo lamento funebre che pronunzio per te:
2 Israele, bella e giovane, è caduta,
non si alzerà più.
Giace a terra abbandonata,
nessuno l'aiuta a rialzarsi.
3 Dio, il Signore, dice: «in Israele, su mille soldati che una città manderà in guerra, ne torneranno solo cento; su cento mandati da un'altra, ne torneranno solo dieci».

INVITO AL PENTIMENTO
4 Il Signore dice agli Israeliti:
«Cercate me, se volete vivere.
5 Ma non cercatemi al santuario di Betel, non andate a Galgala,
non recatevi a Bersabea,
perché gli abitanti di Galgala
saranno esiliati,
perché Betel sarà distrutta.
6 Cercate il Signore, se volete vivere».
Se non io cercate, egli si avventerà sui
discendenti di Giuseppe. Come un fuoco divorerà gli abitanti di Betel e nessuno potrà spegnerlo.
7 Nelle vostre mani la giustizia è diventata veleno, con le vostre sentenze calpestate i diritti della gente.

INNO AL CREATORE
8 Dio fa muovere le stelle
della primavera e dell'autunno.
Trasforma l'oscurità in chiarore
e il giorno in notte.
Raccoglie l'acqua del mare
e la riversa sulla terra.
Il suo nome è Signore.
9 Il Signore distrugge i potenti
e demolisce le loro fortezze.

DENUNZIA CONTRO ISRAELE

10 Voi odiate chi in tribunale vi accusa d'ingiustizia e dice la verità.
11 Voi opprimete i poveri e portate via parte del loro grano. Avete costruito belle case, ma non le abiterete. Avete piantato vigne stupende, ma non ne berrete il vino.
12 Io so quanto sono numerosi i vostri misfatti, quanto orribili i vostri peccati. Voi tormentate l'uomo giusto, accettate ricompense illecite e impedite ai poveri di ottenere giustizia in tribunale.
13 Perciò chi è prudente tace in questi tempi così malvagi.
14 Cercate di fare quel che è bene e non il male, se volete vivere. Allora il Signore, Dio dell'universo, sarà veramente con voi, così come dite.
15 Odiate il male e amate il bene, riportate la giustizia nei tribunali: allora forse il Signore Dio dell'universo avrà pietà dei superstiti d'Israele.
16 Il Signore Dio dell'universo così dice: «Vi saranno lamenti e grida di dolore per le piazze e per le strade. Per piangere i morti si chiameranno anche i contadini, oltre a quelli che lo fanno per mestiere.
17 In tutte le vigne ci saranno lamenti, perché io verrò a punirvi». Il Signore ha parlato.

IL GIORNO DEL SIGNORE
18 Come sarà terribile il giorno del Signore, per voi che l'attendete! Che cosa vi aspettate da quel giorno? Sarà un giorno di tenebre, non di luce.
19 Sarà come un uomo che fugge davanti al leone e s'imbatte in un orso; si rifugia in casa, appoggia la mano al muro ed è morso da un serpente.
20 Il giorno del Signore sarà tenebre e non luce, completamente oscuro.

UN CULTO INACCETTABILE
21 Il Signore dice: «Io odio le vostre feste religiose, anzi le disprezzo! Detesto le vostre assemblee solenni.
22 Quando mi presentate i vostri sacrifici sull'altare, non li accetto; quando mi offrite grano, lo rifiuto; quando mi portate bestie grasse da sacrificare come segno di pace, nemmeno le guardo.
23 Basta! Non voglio più sentire il frastuono dei vostri canti, il suono delle vostre arpe.
24 Piuttosto fate in modo che il diritto scorra come acqua di sorgente, e la giustizia come un torrente sempre in piena.
25 «Israeliti, durante i quarant'anni passati nel deserto non mi avete presentato né sacrifici né offerte.
26 Ma ora vi siete fatti delle statue del vostro dio-re Siccut e del vostro dio-stella Chiion.
27 Perciò portatele con voi, quando vi manderò in esilio oltre Damasco! Ve io dico io, il Signore, Dio dell'universo».

CAPITOLO 6

IL REGNO D'ISRAELE SARÀ DISTRUTTO

1 Guai a voi che vivete tranquilli in Sion. Guai a voi che vi sentite sicuri in Samaria. Guai a voi, uomini importanti d'Israele, la prima fra le nazioni, voi ai quali si rivolgono gli Israeliti.
2 Andate a vedere la città di Calne, di là passate per la grande città di Camat e scendete fino alla città di Gat in Filistea. Sono forse migliori dei regni di Giuda e d'Israele? i loro territori sono più vasti dei vostri?
3 Voi non volete pensare al giorno della disgrazia, ma con le vostre azioni fate avvicinare il regno della violenza.
4 Vi sdraiate su divani pregiati e ben lavorati, mangiate carne di agnello e di vitello, presi dal gregge e dalla stalla.
5 Vi credete bravi come Davide: componete canti e li sonate con l'arpa.
6 Bevete il vino in grandi coppe e usate i profumi più raffinati, ma non vi preoccupate della rovina che sta per colpire Israele.
7 Perciò voi sarete i primi ad andare in esilio. I vostri banchetti e le vostre feste finiranno.
8 Il Signore, Dio dell'universo, ha promesso solennemente: «Siccome detesto l'orgoglio degli Israeliti e odio i loro palazzi, consegnerò al nemico la loro capitale e tutto quel che c'è in essa».
9 Se rimarranno dieci uomini in una casa, essi dovranno morire.
10 Quando il parente di un morto verrà con chi brucia i corpi a prendere il cadavere per portarlo via, domanderà a chi si trova ancora nella casa:
- È rimasto qualcuno con te?
Questi dirà:
- No! - e aggiungerà: - Tutto è silenzio! Non c'è più nessuno che possa pronunziare il nome del Signore.
11 Quando il Signore lo comanda, le case grandi e piccole sono ridotte in macerie.
12 Possono galoppare i cavalli sulle rocce? Può essere arato il mare dai buoi? Eppure nelle vostre mani la giustizia è diventata veleno, i diritti della gente come i frutti amari e nocivi dell'assenzio.
13 Voi vi vantate perché avete conquistato la città di Lodebar e dite anche: «Siamo stati così forti da conquistare Karnaim!».
14 Il Signore, Dio dell'universo, dice: «Israeliti, io manderò un esercito straniero a occupare la vostra terra. Vi opprimerà dal passo di Camat, a nord, fino alla valle del torrente dell'Araba, a sud!».

CAPITOLO 7

LE CAVALLETTE

(prima visione)
1 Dio, il Signore, mi fece avere una visione: egli formava uno sciame di cavallette proprio quando l'erba ricominciava a crescere, dopo il primo taglio riservato ai greggi del re.
2 Quando le cavallette ebbero divorato quasi tutta l'erba della regione, io dissi:
- Signore Dio nostro, perdona Israele! Come potrà sopravvivere il tuo popolo? È così debole!
3 Allora il Signore ritornò sulla sua decisione e disse:
- Quel che hai visto non accadrà!

IL FUOCO

(seconda visione)
4 Dio, il Signore, mi fece avere un'altra visione: egli stava per punire il suo popolo con un fuoco che consumava il grande oceano sotterraneo e tutto il territorio d'Israele. -
5 E io dissi:
- Signore Dio nostro, fermati! Come potrà sopravvivere il tuo popolo? È così debole!
6 Anche allora il Signore ritornò sulla sua decisione e disse:
- Neanche questo accadrà.

IL FILO A PIOMBO
(terza visione)
7 Il Signore mi fece avere ancora un'altra visione: stava vicino a un muro, alto e diritto, e teneva in mano un filo a piombo.
8 Il Signore mi chiese:
- Amos, che cosa vedi?
- Un filo a piombo, - risposi.
- Ho misurato con esso il mio popolo, - disse il Signore, - e non posso più perdonano.
9 Io devasterò i luoghi sacri dei discendenti di Isacco, i santuari d'Israele saranno distrutti e porrò fine con la spada alla dinastia del re Geroboamo.

AMOS E AMASIA

10 Amasia, sacerdote di Betel, fece pervenire al re Geroboamo questo messaggio: «Amos è qui nel regno d'Israele e congiura contro di te. La gente non sopporta più i suoi discorsi.
11 Infatti egli dice: "Geroboamo morirà in battaglia, e la popolazione d'Israele sarà deportata, lontano dalla sua patria"».
12 Allora Amasia disse ad Amos:
- Visionario, vattene, ritorna nella terra di Giuda per guadagnarti il pane, e fai là il profeta.
13 Non profetizzare più a Betel. Questo è il santuario dei re, il tempio della nazione!
14 Amos rispose:
- Non sono un profeta di mestiere, e non
faccio parte di un gruppo di profeti. Sono un pastore e coltivo le piante di sicomoro.
15 Il Signore mi ha chiamato mentre seguivo il gregge al pascolo, e mi ha ordinato di portare il suo messaggio a Israele.
16 E ora tu vuoi che io non profetizzi più contro il popolo d'Israele, e che non parli più contro i discendenti di Isacco. Allora ascolta queste parole del Signore:

17«Tua moglie diventerà una donna di
strada,
i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi in
guerra.
La tua proprietà sarà divisa fra altre
persone,
tu stesso morirai in terra straniera,
e la popolazione d'Israele
sarà deportata lontano dalla sua patria».

CAPITOLO 8
UN CESTO DI FRUTTA
(quarta visione)
1 Dio, il Signore, mi fece avere un'altra visione: un cesto di frutta matura.
2 - Che cosa vedi, Amos?, - chiese il Signore.
- Un cesto di frutta matura, - risposi. - Anche per il mio popolo Israele è maturata la fine, - disse il Signore. - Non gli perdonerò più nulla e non cambierò più la mia decisione.
3 In quel giorno i canti del palazzo diventeranno grida di lamento. Dappertutto vi saranno cadaveri e saranno buttati fuori in silenzio.

CONTRO I COMMERCIANTI IMBROGLIONI
4 Ascoltate queste parole, voi che schiacciate i poveri e trattate gli umili come prigionieri di guerra.
5 Proprio voi che dite: «Quant'è lungo il sabato! Ma quando finisce la festa della luna nuova? Noi dobbiamo vendere il nostro grano! Possiamo aumentare i prezzi, falsificare le misure e truccare le bilance.
6 Venderemo anche il grano di scarto! Ci saranno certamente dei poveri che non possono pagare i loro debiti, neppure per un paio di sandali. Allora li compreremo come schiavi».
7 Per l'arroganza dei discendenti di Giacobbe il Signore ha giurato: «Non dimenticherò mai i loro misfatti».
8 Per questo, vi sarà un terremoto: la terra si gonfierà come il Nilo in piena, ondeggerà e si abbasserà; e i suoi abitanti saranno in lutto.
9 «Allora, - dice Dio, il Signore, - farò tramontare il sole a mezzogiorno e oscurerò tutta la terra.
10 Muterò le vostre feste in lutto, i vostri canti in lamento. Come genitori, che hanno perso il loro unico figlio, vi raserete la testa, vi vestirete di sacco e soffrirete molto. Quel giorno sarà amaro sino alla fine!
11 «Verranno giorni, - dice Dio, il Signore, - in cui io manderò la carestia in questa regione. Non di pane avranno fame, non di acqua avranno sete, ma di ascoltare la parola del Signore.
12 Ovunque cercheranno con ansia la parola di Dio, da nord a sud e da ovest a est. Ma non la troveranno.
13 In quel giorno, anche ragazzi e ragazze in ottima salute verranno meno per la sete.
14 Quelli che giurano sugli idoli di Samaria e dicono: "Per il dio di Dan", o "Per il dio di Bersabea", cadranno senza più rialzarsi!».

CAPITOLO 9
GIUDIZIO DEL SIGNORE
(quinta visione)
1 Vidi il Signore vicino all'altare. Mi disse: «Colpisci i capitelli delle colonne così forte da far tremare l'intero portico del tempio. Falli cadere sulla testa di tutti, e io ucciderò il resto della gente in guerra. Nessuno potrà sfuggire, nessuno riuscirà a scappare.
2 Se si rifugiano sottoterra, nel mondo dei
morti,
li afferrerò ugualmente.
Se scappano verso il cielo,
li trascinerò giù.
3 Anche se si nascondono in cima al monte
Carmelo,
li scoverò e li prenderò.
Se si allontanano dal mio sguardo,
anche in fondo al mare,
ordinerò al serpente marino di morderli.
4 Se saranno catturati come prigionieri di
guerra,
ordinerò ai loro nemici di massacrarli.
Ho intenzione di distruggerli, non di
aiutarli».

DIO CREATORE E GIUDICE
5 Il Signore, Dio dell'universo, colpisce
e la terra trema,
dappertutto si sentono grida di lamento.
Tutta la terra si gonfierà
e si abbasserà come il Nilo.
6 Egli costruisce la sua dimora nel cielo,
sopra la volta poggiata sulla terra.
Raccoglie l'acqua del mare
e la riversa sulla terra.
Il suo nome è Signore!

DIO CASTIGA I COLPEVOLI
7 «Israeliti, - dice il Signore, - voi siete per me come qualsiasi altro popolo, anche lontano. Ho fatto uscire voi dall'Egitto, i Filistei da Creta, gli Aramei da Kir.
8 Io, il Signore, conosco le colpe del regno d'Israele, e lo spazzerò via dalla faccia della terra. Tuttavia non sterminerò completamente i discendenti di Giacobbe.
9 Ho deciso di scuotere il popolo d'Israele, come si scuote il grano nel setaccio. Neppure un sassolino cadrà per terra. Così spargerò gli Israeliti in mezzo alle nazioni.
10 I peccatori del mio popolo saranno uccisi in guerra, anche se proprio loro dicevano: "Certamente Dio non permetterà che ci colpisca la sventura"».

DIO RICOSTRUIRÀ IL REGNO DI DAVIDE

11 Il Signore dice: «In quel giorno io restaurerò il regno di Davide, ridotto come una casa in rovina. La rialzerò, riparerò i suoi muri, e la ricostruirò com'era prima.
12 Così gli Israeliti conquisteranno quel che rimane della regione di Edom e di tutte le nazioni che una volta mi appartenevano». Così parla il Signore, che farà tutto questo
13«Verrà il giorno in cui - dice il Signore -
non si finirà di seminare il grano,
che sarà già ora di mietere;
non si finirà di pigiare l'uva,
che sarà già ora di vendemmiare di nuovo.
Dai monti stillerà il vino dolce,
e scorrerà giù per le colline.
14 Farò tornare il mio popolo Israele nella
sua terra.
Ricostruirà le sue città devastate, e vi
abiterà.
Pianterà vigne, e ne berrà il vino.
Coltiverà giardini, e ne mangerà i frutti.
15 Io lo trapianterò nella terra che gli ho
dato,
mai più ne sarà sradicato».
Così ha parlato il Signore Dio tuo.
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