INTRODUZIONE AL LIBRO DI AMOS
Autore
e ambiente storico
Nel secolo VIII a.C. il regno
d'Israele, situato a nord di quello di Giuda, vive in un periodo di relativa
tranquillità politica ed economica. Per la debolezza delle nazioni
vicine, specialmente di Aram (o Siria), non teme alcuna minaccia dall'esterno,
mentre gli scambi commerciali sono fonte di prosperità. Questa situazione
favorisce il diffondersi di un clima di sicurezza e si riflette nello splendore
delle manifestazioni del culto. Ma la realtà è ben diversa:
l'agiatezza economica è di poche persone, perciò la divisione tra
le classi sociali aumenta; la solidarietà tra i membri del popolo viene
meno e regna lo sfruttamento dei deboli da parte dei più forti. La
corruzione non risparmia neppure i tribunali che emettono sentenze ingiuste nei
riguardi dei più indifesi.
In questa
situazione si inserisce il messaggio del profeta Amos. Egli è originario
di Tekoa, una cittadina del regno di Giuda, al sud, ma è chiamato dal
Signore a predicare nel regno d'Israele. Amos è il primo profeta il cui
messaggio è stato raccolto in un
libro.
Caratteristiche
principali
Il libro inizia con l'annunzio del
giudizio di Dio sulle nazioni che circondano Israele, colpevoli di violenze e
ingiustizie. Ma il giudizio di Dio è ancora più severo verso
Israele: è, infatti, il popolo scelto da Dio, chiamato a manifestare la
sua grandezza. Ha perciò una responsabilità precisa, che non
può limitarsi alla celebrazione solenne di riti religiosi, anche se
solenni (1-3). Amos ricorda ai suoi contemporanei che il culto gradito a Dio si
esprime nell'umiltà e nella giustizia. Dio ha stabilito un diritto che
non può essere calpestato ed egli è il difensore dei deboli. Il
giudizio contro il regno d'Israele continua nei capitoli 4-6;. e Amos prospetta
l'avvicinarsi della potenza assira che, nel 721, distruggerà Samaria, la
capitale del regno d'Israele. Negli ultimi capitoli del libro Amos riferisce
cinque visioni, che simboleggiano l'approssimarsi dell'intervento di Dio. Ma il
libro termina con un annunzio di salvezza
(7-9).
Schema
-
Presentazione 1, 1-2
- Dio giudica i popoli e
Israele 1, 3-3, 2
- La missione del profeta 3,
3-8
- Il Signore condanna Israele 3, 9-6,
14
- Cinque visioni annunciatrici dell'intervento
di Dio 7, 1-9, 10
- Dio ricostruirà il
regno di Davide 9, 11-15
LIBRO DI AMOS
CAPITOLO
1
1 Queste sono le parole di Amos, che era un
pastore del villaggio di Tekoa. Due anni prima del terremoto, mentre Ozia era re
di Giuda e Geroboamo figlio di Ioas era re di Israele, Dio rivelò ad Amos
tutte queste cose riguardanti Israele.
2 Amos ha
detto: «Il Signore ruggisce dal monte Sion, la sua voce tuona da
Gerusalemme. Per questo i pascoli si seccano e la verde cima del monte Carmelo
ingiallisce».
Il profeta Amos
DIO GIUDICA I POPOLI E ISRAELE
ARAM
3 Il
Signore dice: «La gente di Damasco ha commesso una violenza dopo l'altra;
certamente io la punirò. Ha trattato gli abitanti di Galaad con
incredibile crudeltà.
4 Per questo, io
darò fuoco alla casa del re Cazael e brucerò le fortezze del re
Ben-Adad.
5 Sfonderò le porte delle mura
di Damasco, toglierò i governatori delle città di Bikeat-Aven e di
Bet-Eden. Il popolo di Aram sarà deportato a Kir», dice il
Signore.
FILISTEA
6 Il Signore dice: «La
gente della città di Gaza ha commesso una violenza dopo l'altra
certamente io la punirò. Ha deportato gli abitanti di interi villaggi per
consegnarli nelle mani del popolo di Edom.
7 Per
questo, io darò fuoco alle mura di Gaza e brucerò le sue fortezze.
8 Toglierò di mezzo i governatori delle
città di Asdod e di Ascalon, colpirò duramente la città di
Accaron, e moriranno tutti i Filistei rimasti», dice Dio, il
Signore.
TIRO
9 Il Signore dice: «La
gente della città di Tiro ha commesso una violenza dopo l'altra;
certamente io la punirò. Ha venduto come schiava la popolazione di interi
villaggi alla gente di Edom, e non ha mantenuto il patto di amicizia che aveva
fatto.
10 Per questo, darò fuoco alle
mura di Tiro e brucerò le sue fortezze».
EDOM
11 Il Signore dice: «La
gente di Edom ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la
punirò. Ha perseguitato i suoi fratelli, gli Israeliti, e non ne ha avuto
pietà. Si è mostrata implacabile nella sua ira.
12 Per questo, darò fuoco alla
città di Teman e brucerò le fortezze della città di
Bozra».
AMMON
13 Il Signore dice: «La
gente di Ammon ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la
punirò. Per conquistare nuovi territori nella regione di Galaad non ha
esitato a sventrare donne incinte.
14 Per
questo, darò fuoco alle mura della città di Rabba e brucerò
le sue fortezze. Nel giorno della battaglia ci saranno grida e il combattimento
infurierà come una tempesta.
15 Il re
degli Ammoniti e i suoi ministri andranno in esilio», dice il
Signore.
CAPITOLO
2
MOAB
1 Il Signore dice: «La
gente di Moab ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la
punirò. Ha bruciato le ossa del re di Edom per farne calce.
2 Per questo, darò fuoco alla regione di
Moab e brucerò le fortezze della città di Keriot. Il popolo di
Moab morirà nel tumulto della battaglia, mentre i soldati grideranno e le
trombe suoneranno.
3 Ucciderò il
governatore di Moab e tutti i capi del paese», dice il
Signore.
GIUDA
4 Il Signore dice: «La
gente di Giuda ha commesso una violenza dopo l'altra; certamente io la
punirò. Ha calpestato i miei insegnamenti e non ha rispettato i miei
ordini. È stata sviata dagli stessi idoli che i suoi antenati avevano
servito.
5 Per questo, darò fuoco alla
terra di Giuda e brucerò le fortezze di
Gerusalemme».
ISRAELE
6 Il Signore dice: «Gli
abitanti d'Israele hanno commesso una violenza dopo l'altra; certamente io li
punirò. Hanno venduto come schiavi uomini onesti, solo perché non
potevano pagare i loro debiti, perfino poveri che non erano in grado di saldare
nemmeno il debito di un paio di sandali.
7
Costringono il povero a strisciare nella polvere e rendono la vita difficile al
debole. Padri e figli vanno con la stessa donna, e così profanano il mio
santo nome.
8 Nei luoghi di culto osano
sdraiarsi sulle vesti avute in pegno dal povero. Nel mio tempio bevono il vino
confiscato.
9 «Eppure, popolo mio, per la
tua salvezza io ho distrutto gli Amorrei, uomini alti come cedri e forti come
querce. Li ho abbattuti e sradicati.
10 Io ti ho
fatto uscire dall'Egitto, ti ho guidato nel deserto per quarant'anni e ti ho
dato il territorio degli Amorrei.
11 Ho scelto
tra i tuoi figli i miei profeti, e i nazirei. Non è forse così,
popolo d'Israele? Io, il Signore, te lo domando.
12 Ma voi avete fatto bere il vino ai nazirei e
avete ordinato ai profeti di non annunziare il mio messaggio.
13 E ora io vi schiaccerò come un carro
carico schiaccia il terreno.
14 Neppure i
più agili sfuggiranno, i forti perderanno la loro forza, i coraggiosi non
si salveranno.
15 Gli arcieri non resisteranno,
i soldati non potranno fuggire, neppure gli uomini a cavallo scamperanno.
16 Quel giorno perfino il più valoroso
getterà le sue armi per poter fuggire. Lo affermo io, il
Signore».
CAPITOLO
3
1 Popolo d'Israele, ascolta. Il Signore che ti
ha liberato dall'Egitto ora rivolge a te questo messaggio:
2 «Tra tutte le nazioni della terra, ho
scelto solo te. Per questo i tuoi peccati sono ancora più gravi, e io ti
punirò».
LA MISSIONE DEL PROFETA
3 Possono due uomini
cominciare un
viaggio
insieme
se non
s'incontrano?
4 Può ruggire il leone nella
foresta
se non ha scovato una preda?
Può il leoncello farsi sentire dalla tana
se non ha catturato qualcosa?
5 Può essere preso a terra un uccello
se nella trappola non c'è esca?
Può chiudersi la
trappola
se qualcosa non la fa
scattare?
6 Può suonare la tromba di
guerra in città
senza che il popolo
s'allarmi?
Può abbattersi una sciagura in
città
se il Signore non l'ha provocata?
7 Ebbene, Dio, il Signore, non agisce
senza aver prima rivelato le sue intenzioni
ai suoi servi, i
profeti.
8 Quando il leone ruggisce
chi può non aver paura?
Quando Dio, il Signore,
parla
chi può evitare di trasmettere il
suo
messaggio?
IL SIGNORE CONDANNA IL REGNO D'ISRAELE
9 Annunziate a quelli che
vivono nei palazzi di Asdod e di Egitto: «Riunitevi sulle colline di
Samaria, guardate il grande disordine che vi regna e le violenze che vengono
commesse».
10 Il Signore dice: «Questa
gente non sa nemmeno cosa significa essere onesti. Riempiono i loro palazzi con
tesori, frutto di rapine e violenze.
11
Perciò un nemico invaderà la loro terra, abbatterà le loro
difese e saccheggerà i loro
palazzi».
12 Il Signore dice: «Come il
pastore strappa al leone solo due zampe o un orecchio dell'animale che la belva
sta divorando, così si salverà solo una piccola parte del popolo
d'Israele che vive nel lusso in Samaria.
13
Ascoltate ora e ammonite i discendenti di Giacobbe, dice il Signore, Dio
dell'universo.
14 Nel giorno in cui io
punirò il popolo d'Israele per i suoi peccati, io distruggerò gli
altari della città di Betel Gli angoli rialzati degli altari saranno
spezzati e cadranno a terra.
15
Distruggerò le case invernali e quelle estive, le case decorate in avorio
cadranno in rovina e i palazzi saranno spazzati via». Così dice il
Signore.
CAPITOLO
4
LE DONNE DI SAMARIA
1 Ascoltate queste parole,
donne di Samaria, che vi siete ingrassate come le vacche della regione di Basan.
Voi violate i diritti dei deboli, opprimete i poveri, ordinate ai vostri mariti
di portarvi da bere.
2 Dio, il Signore, ha
deciso: «Com'è vero che io sono santo, verrà il giorno in cui
sarete prese prigioniere; e, come pesci presi all'amo, trascinate via con dei
ganci.
3 In fila dovrete abbandonare la
città passando per le rovine delle mura, e sarete cacciate verso il
nord».
ISRAELE SI RIFIUTA DI CAPIRE
4 Dio, il Signore, dice:
«Israeliti, andate pure al santuario di Betel e peccate! Andate a Galgala e
peccate ancora di più! Il mattino dopo l'arrivo portate i vostri animali
da sacrificare, e il giorno seguente le vostre decime.
5 Offrite pure il vostro pane lievitato per il
sacrificio di lode. Vantatevi delle vostre offerte spontanee. Sono queste le
cose che vi piacciono!
6 «Io ho mandato la
carestia nelle vostre città e vi ho lasciati tutti senza pane, eppure non
siete tornati a me», dice il Signore.
7
«Sono io che non ho fatto piovere sui vostri raccolti quando ne avevano
più bisogno; che ho fatto piovere su una città e non su un'altra.
Mentre su un campo è caduta troppa pioggia, su un altro neppure una
goccia, e si è inaridito.
8 Molta gente
assetata ha cercato acqua nelle città vicine, ma non ne ha trovata a
sufficienza per dissetarsi, eppure non siete tornati a me», dice il
Signore.
9 «Io ho mandato vento caldo e
vermi per distruggere i vostri raccolti. Le cavallette hanno divorato tutti i
vostri giardini, le vigne, gli alberi di fico e gli ulivi, eppure non siete
tornati a me», dice il Signore.
10 «Io
vi ho mandato la peste come l'ho mandata in Egitto. Ho ucciso i vostri giovani
in battaglia e ho catturato i vostri cavalli. Vi ho fatto sentire il fetore dei
cadaveri nei vostri accampamenti, eppure non siete tornati a me», dice il
Signore.
11 «Vi ho distrutti come le
città di Sodoma e Gomorra. I superstiti erano come tizzoni strappati da
un incendio, eppure non siete tornati a me», dice il Signore.
12 «Per questo, Israeliti, io vi
punirò. Perciò siate pronti ad affrontare il mio giudizio!».
13 Dio ha creato i monti e i venti,
fa conoscere i suoi pensieri all'uomo,
fa seguire il giorno alla notte.
È il sovrano di tutta la terra,
il suo nome è Signore, Dio
dell'universo!
CAPITOLO
5
LAMENTO
FUNEBRE
1 Popolo d'Israele, ascolta questo
lamento funebre che pronunzio per te:
2 Israele,
bella e giovane, è caduta,
non si
alzerà più.
Giace a terra
abbandonata,
nessuno l'aiuta a
rialzarsi.
3 Dio, il Signore, dice: «in
Israele, su mille soldati che una città manderà in guerra, ne
torneranno solo cento; su cento mandati da un'altra, ne torneranno solo
dieci».
INVITO AL
PENTIMENTO
4 Il Signore dice agli Israeliti:
«Cercate me, se volete vivere.
5 Ma non cercatemi al santuario di Betel, non
andate a Galgala,
non recatevi a Bersabea,
perché gli abitanti di
Galgala
saranno esiliati,
perché Betel sarà
distrutta.
6 Cercate il Signore, se volete
vivere».
Se non io cercate, egli si
avventerà sui
discendenti di Giuseppe.
Come un fuoco divorerà gli abitanti di Betel e nessuno potrà
spegnerlo.
7 Nelle vostre mani la giustizia
è diventata veleno, con le vostre sentenze calpestate i diritti della
gente.
INNO AL
CREATORE
8 Dio fa muovere le stelle
della primavera e dell'autunno.
Trasforma l'oscurità in chiarore
e il giorno in notte.
Raccoglie l'acqua del mare
e la riversa sulla
terra.
Il suo nome è Signore.
9 Il Signore distrugge i potenti
e demolisce le loro
fortezze.
DENUNZIA CONTRO ISRAELE
10 Voi odiate chi in tribunale
vi accusa d'ingiustizia e dice la verità.
11 Voi opprimete i poveri e portate via parte
del loro grano. Avete costruito belle case, ma non le abiterete. Avete piantato
vigne stupende, ma non ne berrete il vino.
12 Io
so quanto sono numerosi i vostri misfatti, quanto orribili i vostri peccati. Voi
tormentate l'uomo giusto, accettate ricompense illecite e impedite ai poveri di
ottenere giustizia in tribunale.
13
Perciò chi è prudente tace in questi tempi così malvagi.
14 Cercate di fare quel che è bene e non
il male, se volete vivere. Allora il Signore, Dio dell'universo, sarà
veramente con voi, così come dite.
15
Odiate il male e amate il bene, riportate la giustizia nei tribunali: allora
forse il Signore Dio dell'universo avrà pietà dei superstiti
d'Israele.
16 Il Signore Dio dell'universo
così dice: «Vi saranno lamenti e grida di dolore per le piazze e per
le strade. Per piangere i morti si chiameranno anche i contadini, oltre a quelli
che lo fanno per mestiere.
17 In tutte le vigne
ci saranno lamenti, perché io verrò a punirvi». Il Signore ha
parlato.
IL GIORNO DEL
SIGNORE
18 Come sarà terribile il giorno
del Signore, per voi che l'attendete! Che cosa vi aspettate da quel giorno?
Sarà un giorno di tenebre, non di luce.
19 Sarà come un uomo che fugge davanti al
leone e s'imbatte in un orso; si rifugia in casa, appoggia la mano al muro ed
è morso da un serpente.
20 Il giorno del
Signore sarà tenebre e non luce, completamente
oscuro.
UN CULTO
INACCETTABILE
21 Il Signore dice: «Io odio
le vostre feste religiose, anzi le disprezzo! Detesto le vostre assemblee
solenni.
22 Quando mi presentate i vostri
sacrifici sull'altare, non li accetto; quando mi offrite grano, lo rifiuto;
quando mi portate bestie grasse da sacrificare come segno di pace, nemmeno le
guardo.
23 Basta! Non voglio più sentire
il frastuono dei vostri canti, il suono delle vostre arpe.
24 Piuttosto fate in modo che il diritto scorra
come acqua di sorgente, e la giustizia come un torrente sempre in piena.
25 «Israeliti, durante i quarant'anni
passati nel deserto non mi avete presentato né sacrifici né
offerte.
26 Ma ora vi siete fatti delle statue
del vostro dio-re Siccut e del vostro dio-stella Chiion.
27 Perciò portatele con voi, quando vi
manderò in esilio oltre Damasco! Ve io dico io, il Signore, Dio
dell'universo».
CAPITOLO
6
IL REGNO D'ISRAELE SARÀ DISTRUTTO
1 Guai a voi che vivete
tranquilli in Sion. Guai a voi che vi sentite sicuri in Samaria. Guai a voi,
uomini importanti d'Israele, la prima fra le nazioni, voi ai quali si rivolgono
gli Israeliti.
2 Andate a vedere la città
di Calne, di là passate per la grande città di Camat e scendete
fino alla città di Gat in Filistea. Sono forse migliori dei regni di
Giuda e d'Israele? i loro territori sono più vasti dei vostri?
3 Voi non volete pensare al giorno della
disgrazia, ma con le vostre azioni fate avvicinare il regno della violenza.
4 Vi sdraiate su divani pregiati e ben lavorati,
mangiate carne di agnello e di vitello, presi dal gregge e dalla stalla.
5 Vi credete bravi come Davide: componete canti
e li sonate con l'arpa.
6 Bevete il vino in
grandi coppe e usate i profumi più raffinati, ma non vi preoccupate della
rovina che sta per colpire Israele.
7
Perciò voi sarete i primi ad andare in esilio. I vostri banchetti e le
vostre feste finiranno.
8 Il Signore, Dio
dell'universo, ha promesso solennemente: «Siccome detesto l'orgoglio degli
Israeliti e odio i loro palazzi, consegnerò al nemico la loro capitale e
tutto quel che c'è in essa».
9 Se
rimarranno dieci uomini in una casa, essi dovranno morire.
10 Quando il parente di un morto verrà
con chi brucia i corpi a prendere il cadavere per portarlo via, domanderà
a chi si trova ancora nella casa:
- È
rimasto qualcuno con te?
Questi
dirà:
- No! - e aggiungerà: - Tutto
è silenzio! Non c'è più nessuno che possa pronunziare il
nome del Signore.
11 Quando il Signore lo
comanda, le case grandi e piccole sono ridotte in macerie.
12 Possono galoppare i cavalli sulle rocce?
Può essere arato il mare dai buoi? Eppure nelle vostre mani la giustizia
è diventata veleno, i diritti della gente come i frutti amari e nocivi
dell'assenzio.
13 Voi vi vantate perché
avete conquistato la città di Lodebar e dite anche: «Siamo stati
così forti da conquistare Karnaim!».
14 Il Signore, Dio dell'universo, dice:
«Israeliti, io manderò un esercito straniero a occupare la vostra
terra. Vi opprimerà dal passo di Camat, a nord, fino alla valle del
torrente dell'Araba, a sud!».
CAPITOLO
7
LE CAVALLETTE
(prima
visione)
1 Dio, il Signore, mi fece avere una
visione: egli formava uno sciame di cavallette proprio quando l'erba
ricominciava a crescere, dopo il primo taglio riservato ai greggi del re.
2 Quando le cavallette ebbero divorato quasi
tutta l'erba della regione, io dissi:
- Signore
Dio nostro, perdona Israele! Come potrà sopravvivere il tuo popolo?
È così debole!
3 Allora il Signore
ritornò sulla sua decisione e disse:
-
Quel che hai visto non accadrà!
IL FUOCO
(seconda
visione)
4 Dio, il Signore, mi fece avere
un'altra visione: egli stava per punire il suo popolo con un fuoco che consumava
il grande oceano sotterraneo e tutto il territorio d'Israele.
-
5 E io dissi:
-
Signore Dio nostro, fermati! Come potrà sopravvivere il tuo popolo?
È così debole!
6 Anche allora il
Signore ritornò sulla sua decisione e
disse:
- Neanche questo
accadrà.
IL FILO A
PIOMBO
(terza
visione)
7 Il Signore mi fece avere ancora
un'altra visione: stava vicino a un muro, alto e diritto, e teneva in mano un
filo a piombo.
8 Il Signore mi
chiese:
- Amos, che cosa
vedi?
- Un filo a piombo, -
risposi.
- Ho misurato con esso il mio popolo, -
disse il Signore, - e non posso più perdonano.
9 Io devasterò i luoghi sacri dei
discendenti di Isacco, i santuari d'Israele saranno distrutti e porrò
fine con la spada alla dinastia del re Geroboamo.
AMOS E AMASIA
10 Amasia, sacerdote di Betel,
fece pervenire al re Geroboamo questo messaggio: «Amos è qui nel
regno d'Israele e congiura contro di te. La gente non sopporta più i suoi
discorsi.
11 Infatti egli dice: "Geroboamo
morirà in battaglia, e la popolazione d'Israele sarà deportata,
lontano dalla sua patria"».
12 Allora Amasia
disse ad Amos:
- Visionario, vattene, ritorna
nella terra di Giuda per guadagnarti il pane, e fai là il profeta.
13 Non profetizzare più a Betel. Questo
è il santuario dei re, il tempio della
nazione!
14 Amos
rispose:
- Non sono un profeta di mestiere, e
non
faccio parte di un gruppo di profeti. Sono un
pastore e coltivo le piante di sicomoro.
15 Il
Signore mi ha chiamato mentre seguivo il gregge al pascolo, e mi ha ordinato di
portare il suo messaggio a Israele.
16 E ora tu
vuoi che io non profetizzi più contro il popolo d'Israele, e che non
parli più contro i discendenti di Isacco. Allora ascolta queste parole
del Signore:
17«Tua moglie
diventerà una donna di
strada,
i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi
in
guerra.
La tua
proprietà sarà divisa fra altre
persone,
tu
stesso morirai in terra straniera,
e la
popolazione d'Israele
sarà deportata
lontano dalla sua patria».
CAPITOLO
8
UN CESTO DI FRUTTA
(quarta
visione)
1 Dio, il Signore, mi fece avere
un'altra visione: un cesto di frutta matura.
2 -
Che cosa vedi, Amos?, - chiese il Signore.
- Un
cesto di frutta matura, - risposi. - Anche per il mio popolo Israele è
maturata la fine, - disse il Signore. - Non gli perdonerò più
nulla e non cambierò più la mia decisione.
3 In quel giorno i canti del palazzo
diventeranno grida di lamento. Dappertutto vi saranno cadaveri e saranno buttati
fuori in silenzio.
CONTRO I COMMERCIANTI
IMBROGLIONI
4 Ascoltate queste parole, voi che
schiacciate i poveri e trattate gli umili come prigionieri di guerra.
5 Proprio voi che dite: «Quant'è
lungo il sabato! Ma quando finisce la festa della luna nuova? Noi dobbiamo
vendere il nostro grano! Possiamo aumentare i prezzi, falsificare le misure e
truccare le bilance.
6 Venderemo anche il grano
di scarto! Ci saranno certamente dei poveri che non possono pagare i loro
debiti, neppure per un paio di sandali. Allora li compreremo come
schiavi».
7 Per l'arroganza dei discendenti
di Giacobbe il Signore ha giurato: «Non dimenticherò mai i loro
misfatti».
8 Per questo, vi sarà un
terremoto: la terra si gonfierà come il Nilo in piena, ondeggerà e
si abbasserà; e i suoi abitanti saranno in lutto.
9 «Allora, - dice Dio, il Signore, -
farò tramontare il sole a mezzogiorno e oscurerò tutta la terra.
10 Muterò le vostre feste in lutto, i
vostri canti in lamento. Come genitori, che hanno perso il loro unico figlio, vi
raserete la testa, vi vestirete di sacco e soffrirete molto. Quel giorno
sarà amaro sino alla fine!
11
«Verranno giorni, - dice Dio, il Signore, - in cui io manderò la
carestia in questa regione. Non di pane avranno fame, non di acqua avranno sete,
ma di ascoltare la parola del Signore.
12
Ovunque cercheranno con ansia la parola di Dio, da nord a sud e da ovest a est.
Ma non la troveranno.
13 In quel giorno, anche
ragazzi e ragazze in ottima salute verranno meno per la sete.
14 Quelli che giurano sugli idoli di Samaria e
dicono: "Per il dio di Dan", o "Per il dio di Bersabea", cadranno senza
più rialzarsi!».
CAPITOLO
9
GIUDIZIO DEL SIGNORE
(quinta
visione)
1 Vidi il Signore vicino all'altare. Mi
disse: «Colpisci i capitelli delle colonne così forte da far tremare
l'intero portico del tempio. Falli cadere sulla testa di tutti, e io
ucciderò il resto della gente in guerra. Nessuno potrà sfuggire,
nessuno riuscirà a scappare.
2 Se si
rifugiano sottoterra, nel mondo dei
morti,
li afferrerò
ugualmente.
Se scappano verso il cielo,
li trascinerò
giù.
3 Anche se si nascondono in cima al
monte
Carmelo,
li scoverò e li
prenderò.
Se si allontanano dal mio
sguardo,
anche in fondo al mare,
ordinerò al serpente marino di morderli.
4 Se saranno catturati come prigionieri
di
guerra,
ordinerò ai loro nemici di massacrarli.
Ho intenzione di distruggerli, non
di
aiutarli».
DIO
CREATORE E GIUDICE
5 Il Signore, Dio
dell'universo, colpisce
e la terra trema,
dappertutto si sentono grida di
lamento.
Tutta la terra si
gonfierà
e si abbasserà come il
Nilo.
6 Egli costruisce la sua dimora nel cielo,
sopra la volta poggiata sulla
terra.
Raccoglie l'acqua del
mare
e la riversa sulla
terra.
Il suo nome è
Signore!
DIO CASTIGA I
COLPEVOLI
7 «Israeliti, - dice il Signore, -
voi siete per me come qualsiasi altro popolo, anche lontano. Ho fatto uscire voi
dall'Egitto, i Filistei da Creta, gli Aramei da Kir.
8 Io, il Signore, conosco le colpe del regno
d'Israele, e lo spazzerò via dalla faccia della terra. Tuttavia non
sterminerò completamente i discendenti di Giacobbe.
9 Ho deciso di scuotere il popolo d'Israele,
come si scuote il grano nel setaccio. Neppure un sassolino cadrà per
terra. Così spargerò gli Israeliti in mezzo alle nazioni.
10 I peccatori del mio popolo saranno uccisi in
guerra, anche se proprio loro dicevano: "Certamente Dio non permetterà
che ci colpisca la sventura"».
DIO RICOSTRUIRÀ IL REGNO DI DAVIDE
11 Il Signore dice: «In
quel giorno io restaurerò il regno di Davide, ridotto come una casa in
rovina. La rialzerò, riparerò i suoi muri, e la ricostruirò
com'era prima.
12 Così gli Israeliti
conquisteranno quel che rimane della regione di Edom e di tutte le nazioni che
una volta mi appartenevano». Così parla il Signore, che farà
tutto questo
13«Verrà il giorno in
cui - dice il Signore -
non si finirà di
seminare il grano,
che sarà già
ora di mietere;
non si finirà di pigiare
l'uva,
che sarà già ora di
vendemmiare di nuovo.
Dai monti stillerà
il vino dolce,
e scorrerà giù per
le colline.
14 Farò tornare il mio popolo
Israele nella
sua
terra.
Ricostruirà le sue città
devastate, e vi
abiterà.
Pianterà
vigne, e ne berrà il
vino.
Coltiverà giardini, e ne
mangerà i frutti.
15 Io lo
trapianterò nella terra che gli ho
dato,
mai più ne sarà
sradicato».
Così ha parlato il
Signore Dio tuo.